Colle di Lonedo
Durata: 45 minuti
Lunghezza: 2,8 km
Dislivello: ±100 m
Accessibilità: Adatto a tutti, ma non accessibile a carrozzine
Segnaletica: Assente

📌 3 Punti salienti dell’itinerario
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  1. Ville Palladiane (UNESCO)
    Il colle ospita due importanti ville storiche:
    Villa Godi Valmarana (Malinverni): prima opera di Andrea Palladio (1542), sede anche del Museo dei Fossili e del museo "La villa del Principe".
    Villa Piovene Porto Godi: ispirazione palladiana, con elementi aggiunti nei secoli successivi, come il portale in ferro battuto e la chiesetta di San Girolamo (1496).
  2. Valore storico e paesaggistico
    Sul colle si trovano anche grotte (“covoli”) con ritrovamenti preistorici risalenti al Mesolitico.
    Il colle, anticamente Comune autonomo fino al 1260, regala scorci panoramici di grande bellezza.
  3. Percorso semplice ma suggestivo
    Il giro ad anello parte dal Palazzetto dello Sport di Lugo di Vicenza.
    Dopo aver attraversato zone verdi e stradine acciottolate, si percorrono sentieri immersi nel paesaggio collinare.
    Il tragitto offre una piacevole alternanza tra arte, storia e natura.
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Foto di Giuseppe Duso
Oltrastico – Pralunghi – Maglio – Serra
Durata: 1 ora
​Lunghezza: 3,8 km
Dislivello: ±40 m
Accessibilità: Adatto a tutti
Segnaletica: Assente
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📌 3 Punti salienti dell’itinerario
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  1. Maglio di contrà Maglio (El Majo)
    È uno dei punti più suggestivi del percorso: un antico opificio del 1460 che sfruttava l’acqua dell’Astico per battere il ferro. Accanto si trova una centrale idroelettrica costruita nei primi del Novecento, collegata alla cartiera Nodari di Lugo di Vicenza​.
  2. Antica Latteria Sociale e la statua della Vergine del Caravaggio
    All'inizio del percorso si incontra l'ex Latteria Sociale S. Antonio, oggi in disuso, ma ancora decorata con una pregevole statua della Vergine del Caravaggio, proveniente dalla chiesa di contrà Santa Maria​.
  3. Campi dei “Pralunghi” e ponte arcuato sull’Astico
    Attraverso strade sterrate e campi coltivati, si raggiunge la zona dei “Pralunghi”. Il percorso attraversa il torrente Astico grazie a un pittoresco ponte arcuato, aggiungendo un tocco paesaggistico e rurale molto caratteristico al tragitto​.
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Foto di Giuseppe Duso
I ragazzi delle Pietre Spezzate
Durata: 50 minuti
Lunghezza: 2,6 km
Dislivello: ±150 m
Accessibilità: Adatto a tutti, ma non accessibile a carrozzine
Segnaletica: Targhe tricolori e pannelli esplicativi

📌 3 Punti salienti dell’itinerario
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  1. Memoriale ai sei fratelli e cugini Carollo
    Il sentiero rievoca il tragico rastrellamento del 1° marzo 1945, quando sei giovani partigiani furono catturati e uccisi dai nazifascisti nella Valle delle Lore. Ogni tappa del percorso è segnata da pannelli che raccontano la loro storia.
  2. Bunker e croce commemorativa
    Si visitano i luoghi dove i ragazzi cercarono rifugio, come il piccolo bunker nascosto nel bosco e il punto dove furono giustiziati, segnato da una croce commemorativa.
  3. Cimitero provvisorio e ritorno al monumento
    Il percorso si chiude simbolicamente presso la fossa comune dove furono inizialmente sepolti, riportando il camminatore al monumento di partenza in contrà Lore, creando un cerchio di memoria e riflessione.
È un itinerario fortemente simbolico, ideale non solo per escursionisti ma anche per scuole, famiglie e gruppi interessati alla memoria storica.
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Foto di Giuseppe Duso
Giro della Priola
Durata: 50 minuti
Lunghezza: 3,9 km
Dislivello: ±130 m
​Accessibilità: Adatto a tutti
​Segnaletica: Assente

📌 3 Punti salienti dell’itinerario
  1. Priola: la valle “a imbuto” tra Corgnolo e Pratellari
    Il nome “Priola” deriva da priòlo o periòlo, che in dialetto veneto significa imbuto: due valli si stringono fino a confluire nella piana della Gaogna, creando una conformazione paesaggistica unica.
  2. Antichi lavatoi e "giassare"
    Il percorso attraversa aree storicamente frequentate dalla popolazione locale per attività quotidiane come il lavaggio dei panni e la conservazione del ghiaccio, testimonianze preziose della vita rurale.
  3. Contrà Boschetti e via del Cortolè
    Dopo aver attraversato campi e vigneti, il sentiero scende attraverso la via del Cortolè, antico collegamento verso le contrade più vecchie, fino a rientrare nel centro di Lugo.

È un itinerario breve ma suggestivo, che offre una finestra sulla storia, la cultura e la geografia del territorio di Lugo di Vicenza.
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Foto di Giuseppe Duso