1973
La nascita della Pro Lugo
L’associazione Pro Loco di Lugo è stata fondata nel marzo del 1973 e con lo scopo di promuovere la conoscenza, la tutela, la valorizzazione storiche, culturali, tradizionali ed artistiche del territorio.

Dal libro “35 anni Pro Lugo”: “La partenza risulta lanciata se si tiene conto che il verbale della seduta inaugurale già riportava dei precisi incarichi con relativi campi di intervento. A questo modo :

Presidente : Remo Malinverni

Vice Presidente : Stefano (Nino) Stagni

​Commissione Istruzione: Antonietta Lanaro, Nellisa Nardi

​Sport-Manifestazioni: Siro Bolfe, Fontana Giuseppe, Adriano Carollo

Anno Palladiano: Gabriella Cimenti, Ernesto Crosara, Elena Borin, Paolo Maragonzin

Manifestazioni (spettacoli, mostre): Nino Stagni, Riccardo Dalla Costa, Pietro Briaschi

Segnaletica e Sviluppo turistico: Sergio Busa, Strozzo Arnaldo (Adriano)

Ricettività : Diego Fontana

Difesa Paesaggio: Riccardo Dalla Costa, Maddalena Nardi” da “da 35 anni Pro Lugo”

Prime Iniziative
Un tema sul quale il prof. Malinverni ha esercitato fin dagli inizi una pressione costante è stato quello dell’istituzione di una biblioteca pubblica. Dall’interno del Consiglio della Pro Lugo questa istanza viene inoltrata al Consiglio Comunale. Si fanno carico dell’impegno e lo seguono con assiduità i consiglieri Nardi Nellisa e Carollo Giampiero (….) Nell’intenzione del prof. Malinverni la gestione della biblioteca doveva venire affidata all’Associazione. In realtà questo compito, dovrà essere assunto dal Comune (…) La biblioteca trovò la sua prima sede nell’ex consultorio materno, dietro il Comune(….)

Sotto la guida del prof. Malinverni, partono le prime iniziative e, tra queste, il “Concorso balconi e giardini fioriti”, “Festa in Villa”, “Teatro”(….)
Passaggi di Consegne
​1973 - 20....

Malinverni Prof. Remo (1973 – 1974)

Molti i meriti del professore, sia nei confronti di Lugo che della Pro Loco. Milanese D.O.C., fornito di pragmatismo e di intraprendenza, dopo aver acquisito Villa Porto Godi Valmarana, ha colto all’interno del paese uno stato di scarso interesse nei confronti della cultura e delle moderne forme di animazione e promozione culturale e turistica. Si è così attivato di persona e, una volta individuati dei validi collaboratori, ha dato vita alla Biblioteca Civica (che gli è stata doverosamente intitolata) e alla stessa Pro Lugo. Esaurito il compito di propulsioni e individuati i giusti successori, si è via via defilato, non esimendosi nel tempo di replicare i segni del suo innato mecenatismo. È mancato troppo presto e, quasi un tacito lascito, ci ha donato nella persona della moglie, sig.ra Emma, una specie di madrina sempre larga di attenzioni e di premure nei nostri confronti.

Adriano Strozzo  (1974 – 1986)

Uomo di solidi principi, mosso da un vivo senso di altruismo e di partecipazione al bene comune, è stato a capo della Pro Lugo per oltre 12 anni. Ha mutuato dal suo lavoro l’idea che i risultati si ottengono mettendo in campo impegno e capacità di intraprendere, anche rischiando in proprio. Con questo spirito ha iniziato e pilotato con mani sicura l’avventuroso viaggio di Malga Granezzetta e altre iniziative di notevole interesse, quali le mostre dell’Artigianato e il Teatro Tenda. Sotto il suo lungo mandato, hanno potuto crescere e maturare quelli che successivamente hanno preso in mano le redini dell’Associazione. Al momento del volontario addio, la Pro Lugo gli ha indirizzato questa dedica : “Lasci il timone, vecchio capitano, e una trama fitta di navigazioni fatte con il vento buono e spesso contro vento. La tua stanchezza merita rispetto perché ci hai dato campi dissodati, segni e disegni dell’antica civiltà”

Giuseppe Segalla (1986 – 1990)

Persona colta, fine letterato, affermato poeta. Presidente del gruppo di “poeti dialettali del graspo” di Thiene, maestro nella professione e nella vita, uomo di acume e di sensibilità fuori dal comune. Dalla sua penna in quasi venticinque anni di associazione sono passati scritti di tutti i tipi, richieste di collaborazione e di finanziamenti, articoli per giornali, resoconti annuali, pergamene di ringraziamento, attestati di partecipazione (quasi sempre scritti a mano), targhe commemorative; tutti redatti con il suo impareggiabile stile essenziale e non invadente “in punta di piedi”, sussurrati e mai urlati, ma con caratteri ricercati, parole appropriate, significati precisi e non interpretabili, così che il lettore riesce a cogliere immediatamente il senso del discorso. Per merito suo l’associazione ha avuto riscontri e risposte sempre favorevoli.

Renato Dal Ponte (1990-2006)

La bontà, la generosità, la disponibilità de la capacità di creare relazioni di amicizia a 360°: tutto questo è stato Renato per l’associazione per quanti lo hanno conosciuto. È duro doverlo chiudere in un giro di verbi del passato perché ragionevolmente tutti gli accordavano ancora molti anni di vita. Dedicava il tempo della pensione ai mille impegni che prendeva, sempre generosissimo, nei confronti degli amici e….persino di casa sua (…). Ma una fetta enorme del suo tempo l’ha regalata alla sua Pro. Si spendeva in continue peregrinazioni per procurare questo o quello, per portare qua e là carte e carte (…). La sua spontaneità e il naturale senso dello humor gli spalancavano ogni porta a vantaggio dell’Associazione. Nella vita coniugava bene il profondo senso dei valori con il gusto della convivialità, dell’amicizia, del motto di spirito… (…)

Vinicio Carollo (2006 - …..)

In politica hanno inventato il “governo ombra”. Nella Pro Lugo il governo ombra era presente, personalizzato, vivo ed attivo dal molto tempo (dal 1979 dicono i verbali). È stato durissimo l’assedio per portarlo alla luce, ma alla fine Vinicio Carollo si è arreso, accettando anche il nome di Presidente, dal momento che la funzione la esercitava da cinque lustri e più! Vinicio e la Pro Lugo sono binomio inscindibile, matrimonio perfetto. Attivo a livello di paese, di Consorzio Medio Astico, Comitato Provinciale e Regionale …. Conosce a fondo leggi e problematiche delle associazioni di volontariato. Non c’è ostacolo che lo fermi. Ha capacità organizzative che meriterebbero di essere sfruttate a ben più alti livelli. Alla quantità di iniziative, frenata a volte dal corpaccione lento e pesante dei collaboratori, sa unire sempre la qualità. L’evenienza di dare una mano all’Amministrazione, alle associazioni paesane e a chiunque glielo chieda per lui diventa un dovere che assolve molto spesso in prima persona. Lanciatissimo nell’utilizzo delle tecniche informatiche, ha aggiornato archivi e razionalizzato la contabilità.